Nel punto più a nord ovest della Toscana, nella terra da sempre chiamata Lunigiana, in omaggio all'antica città romana di Luni situata alle foci del fiume Magra, sorge Villa La Pescigola con oltre 600 anni di storia.

Appartenuta per oltre sei secoli a varie famiglie dell'aristocrazia toscana, la proprietà trova una prima descrizione nel XII° volume della ben nota opera di Giovanni Targioni Tozzetti “Relazioni d'alcuni viaggi fatti in diverse parti della Toscana per osservare le produzioni naturali e gli antichi monumenti di esse” pubblicata a Firenze nel 1779:

“La campagna intorno a Fivizzano è coltivata con grande industria, e resa deliziosa, con varie Ville delle principali Famiglie della Terra, fra le quali ho saputo esservene una assai bella e grandiosa, in luogo detto Pescigola, distante un miglio in circa da Fivizzano, verso Levante, fabbricata modernamente dal Sig. Francesco Giuseppe Adami, e adornata di giardino con agrumi, di fonti, di peschiere, di grotteschi, di un salvatico con labirinto, di viali coperti per il passeggio, di uccellari e di uno stradone lungo un terzo di miglio, l'ingresso del quale è decorato di statue; per lo che essa Villa non solamente può gareggiare con altre della Lunigiana, ma non ha che invidiare a molte del Lucchese, e del Fiorentino. Esso Villaggio di Pescigola si trova nominato nel Protocollo di ser Matteo olim Pellegrini de Bianchis de Fivizzano, in un istrumento del 1423 a 7 settembre ed era della Famiglia Bosi, indi passò in quella dei Bianchi, e da un ramo di questa nei Signori Adami.”

Successivamente La Pescigola passò alla famiglia Battini Rossi di Fivizzano e poi ai marchesi Giustiniani che la tennero con amorevole cura e dedizione fino a pochi anni or sono.

Di bellezza austera, misteriosa e romantica, la Villa si presenta in posizione soleggiata e panoramica, con la struttura imponente della Villa toscana a ferro di cavallo, sviluppata attorno ad un grande cortile chiuso nel quarto lato dall'Oratorio dell'Angelo Custode. L'eleganza sobria della corte lastricata in pietra di Pognana viene ingentilita dalla presenza di un portico che contiene un piccolo ninfeo decorato a grottesco di spugne, dove sgorga tutt'ora purissima acqua sorgiva.