Il narciso è una bulbosa appartenente all'ordine botanico delle Amarillidacee.
I narcisi sono originari dall'area mediterranea, ma varie forme e specie si sono diffuse in tutto il mondo. Si conosce addirittura una specie cinese che fu probabilmente portata nell'Estremo Oriente dai Portoghesi. E' pianta erbacea perenne a portamento eretto, il cui bulbo sverna perennemente nel terreno, per fiorire a partire da marzo, per le varietà più precoci, fino ad aprile inoltrato per le più tardive. A fioritura ultimata, compare il frutto, costituito da una capsula oblunga che contiene un numero variabile di semi. Si propaga per emissione sotterranea di piccoli getti che si distaccano dal bulbo di partenza; generalmente si interrano i bulbi all'inizio dell'inverno.

E' pianta tipica del clima mediterraneo e non si ambienta oltre i 1.200 mt di altitudine. Esistono più di 60 tra specie, sottospecie e forme spontanee, nonché un centinaio di varietà e ibridi naturali. Sorprendente è altresì il numero di ibridi orticoli che sale a 35.000! Per effettuare una classificazione dell'immenso numero di ibridi, la Royal Horticultural Society di Londra ha diviso i narcisi in 13 gruppi, secondo la loro specifica forma. La tredicesima divisione è dedicata alle specie spontanee.
La colorazione dei fiori varia dal bianco, al crema, al giallo, all'arancio, variamente accostati; recentemente sono state introdotte alcune varietà a colore leggermente rosato, come il Salomè. I fiori non sono generalmente profumati ma fanno eccezione alcune varietà precoci, come l'Actea e tra le tardive il Thalia. Sono anche profumatissime le varietà da interno, come il Paperwhite, dal caratteristico portamento a mazzi in tutte le sue differenti sottovarietà, dal bianco al giallo. Dal fiore di Narciso si estrae un olio essenziale ottenuto tramite apposito bagno con sostanze solventi naturali.

L'olio che se ne ricava ha un colore arancio intenso e penetrante odore dolciastro con sentore di erbe. E' stato usato da secoli come narcotico.Nell'antica Roma veniva utilizzato come tranquillante e per sedare i dolori di ferite. In effetti, il suo stesso nome deriva dal greco “narkaò”, che sta per “stordire”. Il bulbo stesso, tagliato a fette sottili ed applicato sulla pelle serviva efficacemente come antinfiammatorio e per la cura di dermatiti e foruncolosi. Andava usato con attenzione, in quanto il suo contenuto di narcisina, un alcaloide paralizzante del sistema nervoso, rende il bulbo piuttosto tossico. Ma niente paura: maneggiato normalmente per gli usi di floricoltura, è assolutamente innocuo! Ai nostri giorni l'olio essenziale rientra nella preparazione dei profumi d'alta classe.

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A causa di lavori di manutenzione e degli straordinari eventi atmosferici che hanno colpito il giardino, ci vediamo costretti a rinviare sia il Festival dei Narcisi, che la tradizonale caccia all'uovo di Pasqua e Pasquetta al MARZO 2017!
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